Letteratura erotica: tre libri immancabili sotto l’ombrellone

 La letteratura e i poemetti erotici di due o tre secoli fa, portano a capire il libertinaggio, il sesso gioioso e senza regole, le pruderie, le perversioni. Ecco tre libri da leggere, su cui riflettere e dove c’è molto da imparare e conoscere.

GAMIANI di Alfred de Musset

Trasporto dei sensi, sodomia, voyerismo, incesto sono solo una piccola parte delle perversioni  della onnivora contessa Gamiani. Romanzo pubblicato nel 1836 da Musset

“Cominciai ad agitarmi come una pazza. Respingevo la testa della superiora, le tiravo i capelli; e lei allora mollava la presa: mi esplorava con dolcezza, mi iniettava la sua saliva, mi leccava lentamente o mi mordicchiava i peli e la carne con una delicatezza così lieve e nello stesso tempo così sensuale, che solo al ricordo stillo di piacere (…) Due labbra sicure e sottili mi prendevano la clitoride, la pizzicavano, la stringevano fino a recidermi l’anima”

THERESE PHILOSOPHE attribuito a Denis Diderot

Libro proibitissimo per cui Diderot fu rinchiuso a Vincennes nel 1749. La reclusione si deve al fatto che lo si sospettava essere l’autore di questo scandaloso opuscolo. Feroce satira contro il clero e la religione in cui la protagonista – Thérése appunto – descrive avventure più o meno sconvenienti.

“Un grosso pezzo di corda, lungo otto pollici, spalmato di un mastice che lo rendeva duro e liscio, ricoperto da una custodia di velluto rosso che gli serviva da fodero. In una parola, era uno di quegli attrezzi che spesso posseggono le monache, chiamati godemiché. Senza dubbio era appartenuto a qualche vecchia badessa”

LE UNDICIMILA VERGHE
di Guillaume Apollinaire

Bettole, bordelli, necrofilia, vampirismo, sadismo, pederastia, pedofilia, masochismo. L’autore osa tutto, esagerazione caricaturale inclusa, in questo romanzo per stomaci forti datato 1907. 

“La donna si distese su di un tavolo ricoperto di un drappo nero. Entrò un pope in vesti sacerdotali, dispose i vasi sacri e cominciò a dire messa sul ventre di Natascia. Mony si ritrovò vicino a lei che gli prese il cazzo e cominciò a ciucciarglielo mentre la messa procedeva (…) Nella sala non rimasero che nervosi culi di uomini ai quali dei cazzi formidabili fungevano da manico”

Mi è piaciuto

 “Thérèse philosophe” attribuito a Diderot. Il libro, un autentico best seller del ‘700, narra in chiave romanzata fatti realmente accaduti della relazione tra una giovane diciassettenne Marie-Catherine Cadière e un prete quarantenne Jean-Baptiste Girard. I nomi dei protagonisti, Dirrag e Eradice, sono l’anagramma dei cognomi Girard e Cadière. Il romanzo, oltre a scene e descrizioni esplicite di atti sessuali, contiene divagazioni filosofiche di Thérèse che, grazie agli insegnamenti ricevuti, diviene così una ‘philosophe’.”

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