Dietro l’angolo c’è sempre amore

Image: © claudio silighini

Esordisco con una strofa della poesia di Henry Scott Holland “La morte non è niente” ovvero un meraviglioso e commovente abbraccio letterario su chi abbiamo perduto: 

“Il mio nome sia sempre la parola familiare di prima.

Pronuncialo senza la minima traccia d’ombra o di tristezza.

La nostra vita conserva tutto il significato che ha sempre avuto.

È la stessa di prima, c’è una continuità che non si spezza. Non sono lontano, sono dall’altra parte, proprio dietro l’angolo”.

MHAMA è generato da una perdita che ha portato a una nuova vita e al rifiorire: il rosso, colore del cuore, dell’amore e dell’energia sottolinea il fluire del respiro.

La parola è musicale, onomatopeica, è dedicata alla mia mamma ed è anche una asserzione di amore. Graficamente è come la merlatura di un castello che protegge, al cui centro è posta la lettera “h” ottava dell’alfabeto ed evidenziata in rosso. La scelta non è stata casuale perché il numero otto è simbolo dell’infinito, della prosperità e della fertilità.

Ecco perché  incomincia un nuovo diario personale dedicato a tutto ciò che può incuriosire, al piacere, alla voluttà e all’amore.

Con voi, con me.

 

Bettina

"C’è chi nasce per star seduto sulla riva di un fiume, c’è chi viene colpito dal fulmine, c’è chi ha orecchio per la musica, c’è chi è artista, c’è chi nuota, c’è chi è esperto di bottoni, c’è chi conosce Shakespeare, c’è chi nasce madre e c’è anche chi danza!"

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