Femminile o maschile? Lisetta Carmi va oltre

ImageS: © lisetta carmi

Quello che colpisce di Lisetta Carmi, recentemente scomparsa, è la delicatezza nel trattare tematiche sociali che oggi sembrano sdoganate: la sequenza di un parto, la vita dei transessuali e dei travestiti negli anni ’60, il lavoro al porto di Genova, le donne e la loro vita difficile.

exhibitions

LISETTA CARMI - Suonare forte

Allestimento: 7

Mostra: 9

Dove: Villa Bardini – Firenze – fino all’8 ottobre 2023

Consiglio: Approfittatene per visitare il giardino che è composto a sua volta da tre giardini diversi per epoca e stile

Pranzo:

OSTERIA DEI CENTOPOVERI

Raggiungere Villa Bardini non è difficile; sconsiglio di farlo quando il clima è afoso o quando piove. La sede dell’ interessante  mostra “Lisetta Carmi – Suonare forte” è su un colle e una breve ma faticosa salita conduce a questo luogo da cui si vede Firenze dall’alto. La visita al giardino è compresa nel prezzo (molte riduzioni) e se è una bella giornata ci si gode panorama e fiori bellissimi. Diciamo che la villa non l’ho trovata proprio adatta per una mostra del genere, spalmata su tre piani e con una logistica un po’ arraffazzonata in cui i visitatori si sentono un po’ persi. A prescindere, le foto sono bellissime. Soprattutto quelle in cui la fotografa si è lasciata “abbracciare” dalla comunità dei travestiti e dei transessuali. Le hanno lasciato la libertà di entrare nel loro mondo: doloroso ma anche vezzoso, carnale, audace. Erano gli anni ’60 e i pregiudizi erano terribili. Era una vita nascosta, la loro. Oggi è tutto apparentemente sdoganato, ma sicuramente è un modo di sofferenza che la falsità di Instagram non mostra. Molto toccante la sequenza del parto di una giovane ventenne – in un’altra sezione del percorso espositivo – in cui l’occhio della fotocamera è davanti alla vulva. Più visito mostre di donne fotografe nate all’inizio del secolo scorso, più mi rendo conto di quanto siano state pioniere, avventurose, trasgressive, durante periodi storici molto difficili e maschilisti. Lisetta Carmi era nata lo stesso anno del mio papà e in una  sua recente intervista (2017) proiettata in una delle sale di Villa Bardini,  aveva un brio, una lucidità e una vitalità invidiabili. 

 ©Immagini Lisetta Carmi 

 ©Ritratto della fotografa di Toni Thorimbert

Lisetta-Carmi-foto-©-Toni-Thorimbert
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Osservare i travestiti mi ha fatto capire che tutto ciò che è maschile può essere femminile, e viceversa. Non esistono comportamenti obbligati, se non in una tradizione autoritaria che ci viene imposta sin dall'infanzia

(Lisetta Carmi 1924-2022)
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