Decidere un viaggio on the road da Varese a Stoccolma. E’ successo come una schioccata di dita, senza troppi ragionamenti. “Betty, che ne dici se a fine giugno vieni con me e Whisky (il delizioso cocker della famiglia Bossari – Lagerback) a Stoccolma? Vado a trovare i miei”. Mi ci è voluto poco. Siamo partite. Abbiamo attraversato Svizzera, Austria, Liechtenstein e la prima tappa in Germania l’abbiamo decisa con Lonely Planet alla mano. Primo pit stop a Rothenburg ob der Tauber, villaggio medievale pieno di magia. Fluida anche la prenotazione dell’hotel Mittermeiers Alter Ego, che accetta animali come quelli che abbiamo poi scelto successivamente. La sera qui tutti i locali chiudono presto e bisogna cenare alle 18 salvo nei ristoranti italiani. Insalatona, birretta bavarese e poi a riposare. Il giorno dopo mega- tragittone di oltre 600 km per arrivare a Lubecca, perla del XII secolo con molti edifici medievali e famosa anche per il marzapane (slurp!). Cena in uno dei tanti localini sul fiume Trave a guardare il tramonto e a programmare la strada per la tappa successiva. Anche la logistica è stata perfetta. Alla guida Filippa è instancabile e l’auto elettrica (Toyota bz4x) ci ha permesso di fare pause durante la ricarica per bere un caffettino e andare alla toilette. La Germania è veramente organizzatissima su tutto, anche se abbiamo notato differenze tra Baviera e Sassonia. Il tragitto prosegue verso la Danimarca: prenotabile on line traghetto che parte da Puttgarden. Anche se si arriva prima dell’orario stabilito, non ci sono problemi. La nave è molto confortevole, con ristorante, caffetteria e pure un duty free molto fornito. Decidiamo di pranzare a Faxe, località sul mare piena di anse selvagge e panorami mozzafiato. Scopriamo però che essendo lunedì, tutto qui è chiuso. La cittadina si anima solo il weekend per via dei turisti. Non ci demoralizziamo e troviamo un super market fornitissimo che vende piatti pronti. Mangiamo in auto un mega panino buonissimo, ferme al parcheggio: la Toyota è talmente comoda che va bene così. Gli imprevisti non ci spaventano e lasciamo questo posto pressochè inabitato per dirigerci verso la Svezia. Suggestivo poi attraversare il Ponte di Øresund (Øresundsbron), progettato dall’architetto danese George K.S. Rotne e inaugurato nel 2000. È il più lungo ponte strallato d’Europa, adibito al traffico stradale e ferroviario, con una campata centrale di 490 metri. Ed ecco finalmente Malmö. Filippa mi fa da “cicerona” e la percezione di questa città è fantastica: tanto verde, il mare incantevole, gente di tutte le età che fa sport, molto design ovunque a partire dalla Turning Torso, il grattacielo di 190 mt, progettato da Calatrava. Serata in famiglia ad ammirare il tramonto sul mare. Una suggestione incredibile. Il centro storico della città è delizioso ed è qui che decido di acquistare gli zoccoli tipicamente svedesi. Voilà, il souvenir immancabile prima di ripartire. Altri 600 kilometri per arrivare a Stoccolma ma ce la prendiamo comoda, soprattutto perchè la costa è davvero stupefacente. Facciamo una pausa per andare a trovare Barbara Snellenburg, storica amica di Filippa. E se ci fermassimo a Ystad una notte? Qui la campagna arriva al mare ed è tutto così puro, semplice, incontaminato che la risposta è positiva. Troviamo un resort eccezionale – con un nome per me impronunciabile – sul mare. Il Mossbylund Hotel è un luogo magico e siamo state fortunate a trovare posto, visto che è sempre pieno. Con noi c’è Barbara e la sera ci concediamo un bagno nelle acque calde delle piscine della SPA. Fuori 15 gradi, la campagna, il sole che piano piano cala, tante risate. Cosa vogliamo di più? Il giorno successivo è soleggiato e un caffè a Ahus, ci sta. Qui risiede dal 1876 la fabbrica della vodka più famosa al mondo, ovvero la “Absolut Vodka” Il viaggio prosegue e ci attende Västervik, sempre sul mare e con un brulicare di giovani allegri per via della fine della scuola. Case colorate, fiori alle finestre ma i cani – come in molti ristoranti della Svezia – non sono ammessi. Così optiamo per una cena all’aperto con vista sul porticciolo. Questo è l’ultimo stop prima di raggiungere Stoccolma. Il clima mite e i cieli azzurri ci hanno accompagnato fino alla fine. Viaggiare è una esperienza che regala gratitudine: per la natura, per capire le culture diverse, per riabbracciare i tuoi cari, per lasciare andare quello che nella vita è poco importante. E capire che tante risate e una cagnolino festante sono veramente preziosi. The End
“Il viaggio non soltanto allarga la mente: le dà forma”